Un ritrovamento davvero particolare quello che ha visto protagonista, a Decollatura, in provincia di Catanzaro, il neo sacerdote delle parrocchie Maria SS Assunta in Cielo e Maria SS Addolorata, don Francesco Santo.
Il giovane consacrato, da qualche mese presbitero delle due comunità, casualmente, ha scovato in un vecchio magazzino sito in località Cerrisi, una statua in ceramica dell’altezza di 1 metro e 50 circa, raffigurante la Madonna nera di Loreto. Proprio la firma, sul retro della statua, “Ceramiche lauretane”, attesta precisamente la provenienza dell’oggetto sacro.
Secondo il racconto di don Francesco, la Madonna era avvolta in una serie di vecchi stracci e tappeti gettati alla rinfusa in una busta, dalla quale spuntava appena la corona dorata che ricopre il capo della Vergine. “E’ stata una grande sorpresa – ha affermato il parroco – rinvenire la statua. Principalmente perché rappresenta un’icona della cristianità mondiale visto che il santuario di Loreto custodisce, storicamente, le pietre della casa di Maria a Nazareth, quindi porta con sé un enorme significato per i cristiani di queste nostre comunità e poi perché riporta alla memoria la figura di un grande sacerdote che ha retto in modo esemplare la comunità della parrocchia dell’Assunta, nella frazione Casenove: don Bartolo Bacilieri che, presumibilmente, acquistò la ceramica proprio in uno dei suoi tanti viaggi in giro per l’Italia per partecipare ai Convegni nazionali del Rinnovamento, a Loreto, oltre 35 anni fa”.
Il sacerdote veneto, scomparso nel 2004, appartenente alla congregazione dei Poveri Servi e Povere Serve della Divina Provvidenza, fondata da San Giovanni Calabria a Verona negli anni ’30 del ‘900, era un carismatico, conosciuto e molto apprezzato in tutta la Calabria e anche fuori, che girava in lungo e in largo diffondendo la parola di Cristo attraverso la spiritualità del Rinnovamento nello Spirito, movimento nato nella seconda metà del secolo scorso. A lui sono state dedicate strutture in vari luoghi della nostra regione.
“Non so se è un segno divino, ma sono certo – dice ancora don Francesco – che questa statua molto bella rappresenti una sorta di fil rouge con il passato e, in particolare, con don Bartolo Bacilieri. Una figura sacerdotale non dimenticata, ma allo stesso tempo, non ricordata e onorata come meriterebbe, per la sua importanza a livello non solo regionale, ma anche nazionale nell’ambito dell’R.n.S.. Fra l’altro, caso ha voluto che a recuperare questo prezioso oggetto, utilizzato in molteplici momenti di preghiera svoltisi in varie località calabresi, sia stato proprio io, cresciuto spiritualmente nel Rinnovamento fin da giovanissimo, nonostante nel magazzino, ceduto in uso gratuito dal comune a don Bartolo e alla parrocchia, fossero passate altri sacerdoti e altre persone per cercare di svuotarlo e renderlo riutilizzabile ad altri scopi”.
La statua in ceramica formata da due pezzi componibili, si trova attualmente nella parrocchia di SS Maria Assunta ed è possibile a chiunque voglia, andare a vederla e venerarla. Don Francesco Santo, proprio in occasione del fortuito ritrovamento, ha preannunciato, in occasione del ventesimo anniversario dalla morte di don Bartolo, delle iniziative per ricordarne la memoria e il grande lavoro fatto a Decollatura.