Continua la tournée nazionale per la pubblicazione “Francesco Misiano Cinema e Rivoluzione”, curata da Eugenio Attanasio con interventi di Domenico Levato e Demetrio Iannone, ricerca iconografica e coordinamento editoriale di Antonio Renda, progetto grafico di Guglielmo Sirianni, collaborazione ai testi di Raffaele Cardamone, ufficio stampa e pubbliche relazioni giornalista Luigi Stanizzi.
Un libro che spazia dal Misiano scrittore e drammaturgo, al cinema prodotto dalle società di produzione, la Mezrabpom in Unione Sovietica e la Prometheus in Germania, delle quali era responsabile e socio collaboratore, protagoniste della vita culturale, sociale e politica tra gli anni ‘20 e gli anni’ 30 del ‘900.
Un tassello importante del complesso puzzle della vita di Francesco Misiano, viene ora ricomposto, con la pubblicazione delle sue opere inedite per l’Italia: Tenebre e La tessera, che vennero pubblicate in Svizzera, durante la sua fuga all’estero, lavori che si inseriscono nel filone letterario antimilitarista e pacifista della prima guerra mondiale.
Se ne è parlato in questi giorni in sedi importanti quali la trasmissione radiofonica Rai Hollywood Party e la Galleria Immaginaria di Firenze. Hollywood Party è un programma in onda su Rai Radio 3 ogni giorno alle ore 19 , interamente dedicata al cinema che riprende il titolo dell’omonimo film con Peter Sellers. Numerosi sono i critici cinematografici che si sono alternati alla conduzione, tra i quali Alberto Crespi, Alessandro Boschi, Steve Della Casa, Enrico Magrelli, Dario Zonta, Miriam Mauti, Roberto Silvestri, Tatti Sanguineti, Luca Bandirali, Irene Bignardi, Lello Bersani, David Grieco, Matteo Spinola, Alberto Barbera.
Enrico Magrelli e Alberto Crespi nella puntata della scorsa settimana hanno ospitato Eugenio Attanasio, che ha illustrato il volume edito dalla Cineteca della Calabria, a diciotto anni dalla realizzazione del documentario “Il caso Misiano “, che ha fatto rinascere l’interesse e gli studi su questo grande personaggio, suggellando un complesso e faticoso lavoro di ricerca condotto all’estero e continuando nel lavoro di recupero della memoria storica, con un’opera che getta nuova luce sugli studi finora pubblicati.
Molto partecipata la presentazione anche a Firenze del 9 marzo scorso, presso la Galleria Immaginaria, specializzata nella promozione di espressioni artistiche, uno spazio per conoscere ed esplorare mondi comunicanti e cooperanti che migliorano l’intensità e la qualità delle nostre esperienze. Un luogo vivace di incontro, uno spazio di dialogo e di confronto tra arti diverse, teatro di tante iniziative, eventi, mostre e collaborazioni con artisti e letterati.
La serata è stata condotta da Gabriele Rizza, giornalista del Manifesto e de Il Tirreno, critico teatrale e cinematografico, membro del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici e della giuria del Premio Ubu. Condirettore del Cineclub Spazio Uno e curatore della sezione cinema del Maggio Musicale Fiorentino. Sono intervenuti oltre a Eugenio Attanasio, Anna D’amico, Adamo Valerio e vari rappresentati del mondo artistico e culturale fiorentino, in una bella serata di memorie cinematografiche in cui è stata anche ricordata la figura di Jo Laface, storico proiezionista e operatore culturale da poco scomparso.
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