San Pietro Apostolo – Gli automobilisti che passano dal bivio in località Coraci nel comune di Colosimi – svincolo della SS 616 che nasce nei pressi dell’incrocio in cui convergono la strada provinciale ex strada statale 19 delle Calabrie con la strada statale 108 bis e giunge nei pressi dello svincolo Altilia-Grimaldi dell’A2-Autostrada del Mediterraneo – se ne sono accorti: i lavori in corso di costruzione dello svincolo della strada del Medio Savuto vanno avanti a rilento.
Tra l’altro in questo periodo, tra vacanzieri e turisti, è notevole il traffico ma anche il passaggio della moltitudine di cittadini dei diversi centri del territorio in transito verso le località montane silane oppure quelle costiere, ma per tutti è facile constatare che i lavori in corso di costruzione dello svincolo della strada a Coraci procedono ma non sono ancora conclusi e vanno avanti con calma.
Nel cantiere si registra una situazione statica, almeno non si notano “fermenti” lavorativi che inducono a pensare che si stanno affrettando le operazioni per completare nel più breve tempo possibile i lavori e permettere l’apertura al transito del tratto stradale della famosa arteria viaria che avrebbe dovuto permettere il collegamento alternativo del tragitto autostradale per rendere più vantaggio in termini di tempi di percorrenza, cioè chilometri, e di tempo, cioè minuti, tra Cosenza con Catanzaro.
La situazione di stasi dei lavori con delle esplicative foto l’attesta il presidente Domenico Mazza del comitato “La strada che non c’è” sorto a San Pietro Apostolo proprio con il compito di evidenziare la realizzazione dell’importante opera viaria nell’interesse del vasto territorio che avrebbe dovuto attraversare, cioè l’area interna montana che raggruppa il territorio del Reventino in provincia di Catanzaro e del Savuto in provincia di Cosenza, disegnando un percorso che avrebbe dovuto unire la superstrada dei Due Mari con l’autostrada A2 del Mediterraneo.
Ecco quanto evidenzia il presidente Domenico Mazza con le foto scattate nella giornata del 6 agosto 2021 alle 15,30 circa.
«Da un paio di mesi o più che non si vede quasi nessuno sul cantiere del piccolo tratto di “strada che non c’è” in costruzione. Eppure sappiamo che i soldi c’erano ed erano sufficienti per completare tutto il tratto da Coraci fino a Decollatura.
Proprio a Decollatura qualche anno fa l’ex governatore Oliverio aveva messo a disposizione gli ultimi 3,5 milioni che poi sono arrivati nelle casse della Provincia di Catanzaro.
E pensare che solo l’anno scorso di questi periodi postavo delle foto che vedevano molti operai all’opera ed eravamo fiduciosi! Ci chiediamo dov’è la Provincia di Catanzaro. Ha abbandonato il cantiere? Noi purtroppo non abbiamo avuto nessuna risposta convincente, solo rinvii! Ma non molliamo e se a breve non ci saranno risvolti molto postivi, e soprattutto fatti, promettiamo grandi battaglie».
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