Cicala – «La terra e la gente di Calabria sta rispondendo benissimo per tentare di cambiare il modo di prendersi cura delle persone con demenza. Cicala, piccolo paese calabrese, diventa il primo borgo accogliente per le persone con demenza».
Nel dare notizia dell’iniziativa che riguarda Cicala, centro dell’area del Reventino, l’associazione rileva che l’obiettivo, con il progetto che sta per essere avviato, è quello di “umanizzare e normalizzare la cura delle demenze. Non più modello assistenziale ma esistenziale”. E viene annunciato che è prevista l’inaugurazione del centro diurno per Demenze e Parkinson “Antonio Doria” che nascerà all’interno del primo borgo calabrese amico delle demenze: Cicala.
Un borgo nel quale le persone con demenze avranno la possibilità di vivere una quotidianità ricca, libera, inclusiva e partecipativa, per poter con-vivere con la malattia senza subirla con regole sociali troppo vincolanti. Un grazie infinito – sottolinea Elena Sodano – a tutta la comunità di Cicala che ha capito e accettato e in particolare al sindaco Alessandro Falvo che ha creduto a un modello di vita possibile e accogliente per i dementi e le loro famiglie. La cerimonia di inaugurazione è fissata per la giornata di venerdì 11 maggio 2018, alle ore 15:30, in Piazza San Giacomo Maggiore a Cicala.
«Il nostro impegno – ha spiegato la dottoressa Elena Sodano – ci ha portato a concepire un progetto di respiro europeo che avremmo voluto realizzare a Catanzaro, ma i nostri amministratori si sono lasciati sfuggire questa opportunità e quindi sarà realizzato a Cicala, dove non solo verrà aperto un Centro Diurno specifico per le malattie neurodegenerative, ma con la collaborazione della Federazione Italiana Alzheimer e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Falvo, verrà attuato il progetto Dementia Friendly Community Italia (Comunità Amica delle Demenze Italia), il quale assumerà delle caratteristiche uniche non solo in Italia, ma anche in Europa».
A Cicala, ogni spazio pubblico, ogni esercizio commerciale sarà reso pienamente fruibile ai malati di demenza verso i quali, finalmente, non ci sarà più nessun pregiudizio e sia loro che i loro congiunti potranno sentirsi a proprio agio nella loro città».