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Chiusura temporanea dell’Ufficio Postale di Soveria Mannelli: il sindaco scrive al Prefetto per affrontare il problema

Con una comunicazione indirizzata alla Prefettura di Catanzaro e ai vertici locali e nazionali di Poste Italiane, il sindaco di Soveria Mannelli Michele Chiodo ha contestato, nella forma e nei tempi, l’imminente chiusura temporanea dell’Ufficio Postale per l’esecuzione di lavori infrastrutturali previsti nell’ambito del “Progetto POLIS – Case dei servizi di cittadinanza digitale” destinato alle aree interne e finanziato dal Pnrr.

Il sindaco, con una puntuale ricostruzione dei fatti, ha messo in luce alcuni fattori critici che hanno accompagnato le prima fasi di un iter progettuale di cui peraltro si riconoscono l’importanza e le prospettive di miglioramento dei servizi per l’utenza. Ma è vero anche che «la chiusura di un servizio essenziale quale quello postale, per un tempo così lungo e senza una motivata informativa ed un congruo preavviso, anche attraverso i canali istituzionali, appare poco rispettosa dei cittadini utenti».

Il Comune non aveva infatti ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito ai lavori che avrebbero interessato l’Ufficio Postale fino al 18 novembre scorso, mentre il 12 novembre era già apparso sulla porta dell’Ufficio stesso un avviso di chiusura dal giorno successivo.

Il secondo avviso di Poste Italiane

Era stato già questo primo avviso ad allarmare il sindaco, che si era messo subito in contatto con Poste Italiane ottenendo solo il rinvio di una settimana. Infatti, sempre il giorno 18 è stato nuovamente affisso l’avviso all’ingresso dell’Ufficio Postale con le nuove date di chiusura (il prossimo 20 novembre) e della prevista riapertura (il 13 aprile 2026, salvo imprevisti).

Nella sua comunicazione al Prefetto, il sindaco fa anche notare l’aleatorietà dei tempi previsti per i lavori: 128 giorni nel primo avviso, 143 nel secondo, accompagnati sempre dalla dicitura “salvo imprevisti” che non fa che aggiungere dubbi a incertezze. Così come l’indeterminatezza dei lavori da eseguire per i quali, peraltro, non è stata presentata alcuna pratica edilizia presso i competenti uffici tecnici comunali.

Per tutti questi lunghi mesi, i cittadini di Soveria si dovrebbero recare presso l’Ufficio Postale di Decollatura, affrontando disagi notevoli: soprattutto da parte degli anziani pensionati e di tutti coloro che non dispongono di un proprio mezzo di trasporto, considerata anche l’assenza di mezzi pubblici e l’impossibilità economica per il Comune di mettere in piedi un servizio navetta.

Tutto questo nel mentre l’amministrazione aveva proposto delle soluzioni alternative e ragionevoli, mettendo a disposizione di Poste Italiane anche delle strutture di proprietà del Comune, dove attivare un servizio mobile, pur di garantire l’erogazione in loco dei servizi postali essenziali.

La richiesta nei confronti del Prefetto è quella di aprire un «tavolo di confronto tra le parti interessate, previa ulteriore sospensione del provvedimento contestato, al fine di pervenire a una soluzione equilibrata e ragionevole della problematica rappresentata, tale da ridurre al minimo i disagi per la popolazione di questo comune, nel cui ambito si è determinato un grave senso di frustrazione e di allarme sociale soprattutto nelle fasce più deboli».

Si resta pertanto in attesa di risposte dalla Prefettura e da Poste Italiane, per affrontare un problema in effetti condiviso da moltissimi comuni delle aree interne calabresi, i cui Uffici Postali sono o saranno a breve interessati dai lavori di ristrutturazione previsti dal Progetto POLIS, ma a cui deve essere trovata una soluzione razionale e che penalizzi il meno possibile i cittadini.

Raffaele Cardamone

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