Dopo 4 anni di stop a causa del covid e a causa di un cambio di sede inaspettato, la ASD Dancing Soul ritorna in scena con il suo spettacolo: “Life is a Circus & l’Amore che Danza”, “un progetto artistico che – afferma la Maestra e direttrice della scuola Francesca Mancuso – nasce appunto nel 2020 prima che la pandemia fermasse la nostra arte”.Le coreografie di danza classica e moderna sono state curate dalla maestra e direttrice, Mancuso quelle di hip hop dalla maestra Valentina Notaro.
Nel primo tempo dello spettacolo, allestito nei giorni scorsi in piazza a Carlopoli, dove è nata la nuova sede della Dancing Soul, l’intenzione è stata quella di voler unire la danza al circo tra domatori e domatrici, cavalli, mimi, pagliacci e giocolieri.
Nel secondo tempo si è voluto rappresentare l’amore in tutte le sue forme: l’amore per un figlio appena nato, l’amore per le creature, l’amore nel prendersi cura dell’altro e purtroppo anche l’amore violento.
A salire in scena ci sono stati anche gli allievi dei corsi di Karate curati dalla maestra Rosalba Mancuso e dal maestro Pierdomenico de Santis, i quali nel corso dell’anno si sono distinti in varie gare portando numerosi premi.Lo spettacolo, cui ha assistito un pubblico folto ed entusiasta, è stato patrocinato dal Comune di Carlopoli. Presenti anche i sindaci dei comuni limitrofi di Cicala e Panettieri, perché la ASD Dancing Soul è una realtà che unisce e aggrega i bambini del territorio da ben 11 anni. Anche diverse associazioni del territorio presenti allo spettacolo, perché come affermo da sempre “l’unione fa la forza, e solo insieme si può crescere e migliorare, offrendo ai nostri territori, a volte tagliati fuori da tutto, delle realtà dove crescere in modo sano e responsabile.”Un grazie al service GT Sound di Giampietro Taverna, alla presentatrice Carmen Folino, al fotografo Santo Butera, a Don Sergio Polito della Chiesa San Giacomo Maggiore Apostolo di Cicala e a tutti i collaboratori che hanno permesso la riuscita dello spettacolo, ma soprattutto grazie agli allievi e ai loro genitori, i quali alla fine dello spettacolo hanno offerto anche un buffet.