In tanti hanno sentito parlare del cammino de Santiago, una delle vie di peregrinazione più famose al mondo, se non la più famosa in assoluto. In pochi, però, conoscono esattamente qual è la storia alla base del noto Camino e quali sono i diversi percorsi attualmente percorribili. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cenni storici
La sua storia risale al IX secolo avanti Cristo, durante il periodo che rese famosa Santiago de Compostela per via della scoperta della tomba di San Giacomo il Maggiore, considerato come uno degli apostoli più vicini a Gesù. In poco tempo la città divenne meta del peregrinaggio di migliaia di fedeli. Il successo di Santiago avvenne però nel Medioevo, fino ad arrivare ai giorni nostri, con un’affluenza annua stimata intorno a 200 mila peregrini. Di norma questo peregrinaggio va affrontato a piedi, in bici o a cavallo, e richiede una tratta a piedi obbligatoria (gli ultimi 100 chilometri del percorso). Il Camino è quindi un percorso piuttosto impegnativo, che richiede una percorrenza media di circa 25 chilometri giornalieri.
Esistono tantissime vie che conducono a Santiago de Compostela, e ovviamente cambiano in base alla città di partenza, specialmente se si parla dei singoli paesi. C’è però una regola da seguire: la scelta del percorso dev’essere frutto di una decisione o preferenza del tutto personale. Non esistono infatti tratte migliori o peggiori di altre, ma soltanto alternative diverse. Alcuni dei percorsi più noti, a livello internazionale, sono quelli di Fari, Mozarabe, Ferrol, Irun, Tui, Porto, Oviedo e Saint Jean Pied de Port.
L’equipaggiamento necessario per il Cammino
Come anticipato poco sopra, il Camino de Santiago rappresenta anche una complessa esperienza di trekking, che richiede dunque preparazione e competenze, specialmente se affrontata interamente a piedi. In realtà è importante prepararsi anche se si sceglie di percorrere a piedi soltanto gli ultimi 100 chilometri, perché si tratta di una distanza comunque impegnativa. Per questo motivo all’interno del proprio zaino non potranno mancare gli elementi per la cura dei propri piedi, perché dalla loro salute dipenderà gran parte del completamento del percorso. Sarà indispensabile procurarsi delle buone scarpe da trekking, comode ed impermeabili, assieme a calze, calzini, cerotti e fasciature oltre a una buona crema idratante specifica per piedi secchi, che come spiegano alcuni siti di settore è molto utile in quanto aiuta a lenire i fastidi e i dolori che si presentano dopo una lunga giornata trascorsa a camminare.
Per quel che riguarda l’attrezzatura, si consiglia di portare uno zaino con una capienza non superiore ai 40 litri, per evitare di appesantire troppo la schiena. La dotazione dovrebbe comprendere acqua e snack energetici, per sostenere le fatiche giornaliere del percorso, insieme ad un paio di ciabatte, necessarie quando si riposa e per far respirare i piedi. Si suggerisce poi di portare indumenti tecnici come i pantaloni da trekking, traspiranti ma in grado di proteggere le temperature corporee. Un altro elemento importante per la propria attrezzatura è la classica t-shirt tecnica, che condivide le medesime caratteristiche strutturali dei pantaloni. Infine, è sicuramente importante portarsi dietro tutto l’intimo necessario, insieme al sacco a pelo e alle torce a batteria.