di Alberto Capria –
Secondo uno studio del Sole 24 Ore, curato da Michela Finizio e risalente al 2017, ogni giorno in Italia vengono scritte 21 pagine di nuovi provvedimenti legislativi e fino a poco tempo fa non si sapeva quante fossero, numericamente, le leggi in vigore.
Di recente, il Poligrafico dello Stato al termine della digitalizzazione completa della legislazione nazionale, consultabile sul portale Normattiva, ha ufficializzato il dato quanto preciso del numero di leggi statali attualmente in vigore nel nostro Paese. Il numero è terrificante: poco più di 111.000, con dato parziale. Se infatti aggiungiamo quelle regionali ed i regolamenti provinciali e comunali, il dato finale è probabilmente superiore alle …200.000 (dicesiduecentomila!).
Il costituzionalista Michele Ainis, più volte è entrato nel merito della questione, così come il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese, entrambi sollecitando un lavoro di razionalizzazione e di abrogazione delle leggi inutili e di codificazione ordinata di tutti i testi legislativi.
Se prendiamo in considerazione la Gran Bretagna – dotata invero di un sistema giuridico differente dal nostro – o la Germania e la Francia – retti da sistemi giuridici simili all’Italia – il confronto è inesorabile e rende l’idea dell’anomalia nostrana.
La Germania conta all’incirca 6.000 leggi, la Francia 7.000 e la Gran Bretagna poco più di 3.000; e in base all’ultima rilevazione di Transparency International, l’indicatore internazionale di corruzione pone l’Italia dietro a Germania, Gran Bretagna e Francia.
Già questo basterebbe a dimostrare che la copiosità delle leggi non fa altro che complicare la vita quotidiana facendo aumentare fenomeni corruttivi e comportamenti illeciti.
Da qualche parte, nei miei datati studi liceali, lessi che … fare molte leggi è il modo migliore per non farle rispettare, inverando – di fatto – la locuzione latina contenuta negli Annales (nella foto sopra la copertina di una mia copia del libro) di Tacito: corruptissima re publica, plurimaeleges; “moltissime sono le leggi, quando lo Stato è corrotto”.
Bisogna farsi schiavi delle leggi per essere davvero liberi… ma anche no!
Legum servi sumus ut liberi esse possimus… neque autem!
Alberto Capria
Dirigente Scolastico – Vibo Valentia