La “Biennale Luce del Sud” si presenta con il suo nuovo logo e la scelta di tenere il riconoscimento ogni due anni.
Sta di fatto che la nuova iniziativa, che ha superato brillantemente l’esordio lo scorso 30 ottobre 2025, racchiude l’identità, la passione e quella luce che unisce il Savuto-Reventino nelle sue molteplici espressioni socio-culturali.
Con l’occasione si esterna – da parte di tutto il gruppo di redazione del sito Il Reventino – l’augurio alla “Biennale Luce del Sud” di un cammino luminoso, ricco di successi e lunga vita e che possa consolidarsi come splendida avventura collettiva.
La cadenza biennale è stata decisa per dare al progetto più tempo alla riflessione, alla gratitudine e alla valorizzazione delle esperienze autentiche del Savuto-Reventino e del Sud.
A breve si terrà una conferenza stampa in cui i promotori, insieme ai rappresentanti del Comitato Tecnico-Scientifico, illustreranno le motivazioni, gli obiettivi e le prospettive della nuova edizione biennale. Le redazioni de L’Eco della Valle e de Il Reventino, insieme al Comitato Tecnico-Scientifico, riunitesi da remoto, hanno espresso piena soddisfazione per il clamoroso successo ottenuto dalla recente cerimonia “Luce del Sud – Riconoscenza sociale e culturale”, svoltasi al Casale della Cinematografia di Marzi con il patrocinio del Comune ospitante e della Provincia di Cosenza. Dall’incontro, presenti i due direttori responsabili delle due testate giornalistiche, Francesco Garofalo e Santino Pascuzzi, è scaturita una decisione importante: “Luce del Sud” diventa Biennale.
Una scelta maturata non per dilatare i tempi, ma per dare maggiore respiro e profondità a un progetto che, dopo la prima edizione, ha mostrato quanto sia viva e concreta un’altra Calabria: quella che studia, ricerca, produce cultura, crea impresa, rispetta la legalità e non si lascia piegare dalle difficoltà. I messaggi pervenuti dagli insigniti – rettori, accademici, imprenditori, giornalisti, uomini e donne di cultura – hanno confermato che esiste un Sud che resiste e persiste, che costruisce il proprio futuro con passione e coerenza, opponendosi alla narrazione negativa che troppo spesso domina le cronache.

