Bianchi – Alla scoperta dei nostri territori, tra storia e fede da Lamezia Terme a San Giovanni in Fiore. E’ l’itinerario “Il Cammino di Gioacchino da Fiore” proposto per seguire le orme del grande monaco cistercense calabrese.
Una delle tappe percorse nei giorni scorsi da un gruppo di passionari dei Cammini, proposta da Antonio Mancuso è stata quella da Bianchi verso l’Abbazia Santa Maria di Corazzo, eretta nel lontano 1060 nel territorio di Carlopoli.
A seguito del nutrito gruppo anche Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca Calabria che ha prodotto il docu-film “In Cammino con Gioacchino” con la consulenza scientifica del Centro studi Gioachimiti di prefazione a ciò che rappresenta un paragone al Cammino di Santiago in Spagna. Una pellicola “on the road”, (sulla strada) Lamezia Terme – San Giovanni in Fiore.
Un lavoro che vuole essere un accenno al cammino, in occasione della camminata realizzata dalla Uisp di Catanzaro attraverso le due province di Catanzaro e Cosenza, nel nome del “calavrese di spirito profetico dotato” immortalato anche da Dante nella Divina Commedia.
Grande interesse per i camminatori nel visitare a Bianchi presso il Comune il Museo delle pergamene cinquecentine del fondo “Accattatis” accolti dall’assessore Rosanna Filice. Alcune sono a firma di Carlo V di Spagna e altre di Federico II e IV, bolle papali, una a firma di Papa Benedetto XIII che faceva precedere la propria firma da “fiat” e alcuni atti notarili del 1198 e 1221 dell’imperatrice Costanza che elencano privilegi concessi al monastero di Corazzo.
A seguire le orme dell’abate, il gruppo ha proseguito verso Corazzo passando per Murachi e lungo la vecchia mulattiera ammirare paesaggi ricchi di vegetazione tra ontani, castagni, cerri e pastorizia e guadato il fiume Corace, attraversando un pezzo del territorio dell’entroterra centrale della Calabria.
Un percorso non solo fisico, ma anche spirituale che grazie al racconto di Attanasio i camminatori si sono avvicinarsi alla figura e al pensiero di Gioacchino da Fiore, che resta uno dei calabresi più conosciuti e apprezzati nel mondo, e che ricordiamo fu abate del monastero di Corazzo per molti anni e dove compose alcune delle sue opere più importanti.
“In Cammino con Gioacchino” vuole essere un invito, per come rileva Attanasio <<a scoprire questo mondo affascinante e perduto per proporre itinerari sconosciuti ai più, da percorrere a piedi per riflettere sulla vita e l’opera di un grande del tempo, conteso da Papi e imperatori, in un momento in cui la Calabria si poneva come centro dell’universo allora conosciuto>>.