La presidente della Fidapa (Federazione Italia Donne Arti Professioni Affari), Teresa Pullano, della sezione di Soveria Mannelli, per festeggiare la fine dell’anno sociale (mese di giugno) ha dato appuntamento al gruppo di attiviste e socie presso l’Abbazia Santa Maria di Corazzo di Carlopoli. Quale migliore luogo poteva fare da cornice all’incontro delle fidapine del Reventino ed aggiungere così un altro interessante e prezioso tassello ai tanti successi ottenuti fin oggi.
La visita a Corazzo dell’alto giorno non è solo occasione di conoscere la storia dell’Abbazia, fondata dai monaci benedettini nel XI secolo vicino al fiume Corace, ma anche costatare la vitalità laboratoriale per recuperare e valorizzare antichi mestieri e tradizione artigiane. Tutto questo, a Corazzo, sta accadendo da circa tre anni attraverso la passione, la costanza e l’amore per il territorio ad opera del “Progetto Gedeone”. Il compito di raccontare la storia dell’Abbazia della quale è stato abate anche Gioacchino da Fiore, per l’occasione la Fidapa si è affidata all’archeologo Samuele Anastasio, di Soveria Mannelli ed ache collaboratore della testata www.ilReventino.it .
La presidente Pullano, entusiasmata e colpita dalla bellezza del sito archeologico ha salutato e ringraziato le numerose fidapine per la collaborazione e il sostegno al suo progetto e all’associazione che opera per la promozione del territorio da dieci anni e si batte per la considerazione delle donne e del loro ruolo. Non ha mancato di sottolineare la fattiva collaborazione con altre associazioni e istituzioni e ricordato le numerose attività svolte nel corso del suo primo anno di presidente.
“Stiamo prendendo sempre più coscienza della nostra identità e della nostra missione – ha detto la presidente – stiamo via via coinvolgendo il territorio nella nostra operatività, dimostrando notevole spirito associativo, che sarà nostra cura però rendere sempre più forte”. Convinta del ruolo donna nella società, Pullano ha detto che “bisogna farsi carico dei problemi che viviamo, operando da cittadine generose e unite, come i valori che vogliamo testimoniare: solidarietà, affettuosità, impegno e appartenenza”.
La nutrita comitiva di fidapine, inoltre, ha svolto un percorso esplorativo alla scoperta di ciò che è rimasto dell’imponente struttura. Dopo una premessa descrittiva sulla realizzazione e sviluppo dell’Abbazia, il giovane archeologo e studioso Anastasio ha condotto il gruppo ed illustrato con dovizia di particolari ed aneddoti la storia, la vita nel monastero, lo sviluppo e il sucessivo decadimento a causa anche del devastante terremoto del 1638 e 1783 da cui scaturì l’abbandono del monastero e di cui rimangono in piedi gli imponenti ruderi attualmente visitabili.
Una spiegazione esaustiva, stimolante e coinvolgente e ricordato tra l’altro anche i personaggi illustri che hanno visitato e soggiornato a lungo nell’Abbazia: Gioacchino da Fiore 117; Bernardino Telesio, filosofo naturalista 1561/1564 ed altri. Ha parlato dei privilegi e delle donazioni per Corazzo come quello di Costanza d’Altavilla (copia documento presso Museo pergamene Comune di Bianchi). A conclusione della giornata, dopo le foto di rito, le socie hanno potuto gustare la crostata all’amarena della presidente Pullano e alzare i calici per il brindisi e darsi a appuntamento a settembre.
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