di Giovanni Petronio –
A Serrastretta, nella “Sala Brezia”, si è tenuto un incontro tra la cittadinanza e il deputato del Movimento Cinque Stelle, Paolo Parentela. Un confronto aperto per una riflessione a tutto campo su svariati argomenti di cui tracciamo un resoconto. L’agorà ha discusso di varie tematiche che in ogni ordine e grado riguardano la vita quotidiana dei cittadini. Nella prima parte la questione ambientale è stata messa al centro della discussione, evidenziando il grave e mai risolto problema della depurazione, soprattutto nelle zone marittime, delle acque reflue e degli scarichi abusivi. Altro annoso problema è la faccenda dell’acqua che nella nostra regione spesso risulta contaminata dall’arsenico: “non sappiamo sfruttare adeguatamente le nostre risorse idriche e ci sono sprechi nella distribuzione” e oltretutto “si pagano tariffe illegittime”, afferma Parentela. Mai risolto poi, dai commissari, ogni volta nominati ad hoc dal governo, il problema dei rifiuti o quello delle discariche abusive che, cagionano all’Italia sanzioni dalla Corte di Giustizia Europea.
Sempre nel fattore ambientale è stato inserito l’importanza della tutela dell’agricoltura senza l’utilizzo di pesticidi che contamino vaste aree del territorio. L’auspicio è quello di riconvertire in maniera agro-ecologica e sociale tutto il settore primario senza nessuna presenza di OGM nei prodotti. Inoltre, viene ritenuto inaccettabile che in Calabria si parli molto del tema ma rimane il fatto che in Regione non ci sia un suo referente, cioè non esiste un assessore delegato all’agricoltura. Senza senso è anche la scelta di incrementare le centrali a biomasse, che potrebbero provocare altri danni all’ambiente, solo per creare dell’energia di cui la Calabria non ha bisogno, visto che è in surplus. “Quando la politica non riesce a costruire un legame tra la salute, la tutela ambientale e il lavoro ha fallito” rileva Parentela.
Nella seconda parte dell’incontro il pubblico partecipa attivamente alla discussione, ponendo domande su molteplici tematiche. L’esponente politico catanzarese ha evidenziato, sollecitato da una richiesta, come a livello turistico sia importante la legge sui piccoli borghi (bisogna infatti sottolineare che nei piccoli comuni italiani, che sono il 72%, vivono circa 10 milioni di persone che si trovano però a gestire ben il 50% del territorio) e di come le piccole comunità possano fare rete ed essere rilanciate. Rivalutate soprattutto a livello turistico con la creazione dell’albergo diffuso, sistema che gradualmente sta prendendo piede sul territorio, generando efetti importanti perché in grado di far riscoprire risorse e luoghi dimenticati.
Il deputato, Paolo Parentela, affronta brevemente anche la questione della Riforma Costituzionale e di come a ottobre secondo il Movimento Cinque Stelle, bisogna andare a votare NO al referendum per evitare di distruggere ogni assetto di democrazia diretta. Per quanto concerne la sanità non pare ci siano miglioramenti in vista. Parentela denuncia di come l’area del crotonese sia la più abbandonata e dimenticata dalle istituzioni, lì dove è molto alto il numero dei malati oncologici e cronici, proprio a causa della questione ambientale, mai risolta.
Inoltre, grande attenzione viene posta sulla strada del Medio Savuto e della Ferrovia della Calabria. Il presidente del Comitato “La strada che non c’è”, Domenico Umberto Mazza, evidenzia che le promesse fatte dal presidente della Provincia di Catanzaro ad aprile, davanti alle telecamere della Rai (https://ilreventino.it/la-cronaca-della-strada-scorrimento-veloce-del-medio-savuto-nella-diretta-rai-tre-calabria/) non abbiano trovato un riscontro oggettivo e di come ancora la politica sia latente sulla tematica. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, disse che per terminare l’opera servivano 324 milioni di euro, di questi almeno 80 per costruire il lotto che va da Serrastretta a Marcellinara, soldi che secondo lui c’erano, ma che sono stati utilizzati dall’ex presidente della Regione Scopelliti per appianare il debito della sanità.
Per quanto concerne la situazione del tratto ferroviario che attraversa i vari centri del Reventino e del Savuto, come abbiamo scritto, già da tempo siamo impegnati sul campo, insieme agli amici dell’Associazione Ferrovie in Calabria, ponendo la questione dell’interruzione, avvenuta nel 2011 ed ancora irrisolta, tra Soveria Mannelli e Rogliano e delle conseguenze enormi che questo ha portato con effetti anche sullo spopolamento culturale e demografico. In tal senso Parentela, che già sulla questione ferrovia, (come pure per la strada), anche a seguito del reportage effettuato sulla linea e pubblicato sul sito www.ilReventino.it (https://ilreventino.it/la-cronaca-della-strada-scorrimento-veloce-del-medio-savuto-nella-diretta-rai-tre-calabria/), presentando un’interpellanza parlamentare, è da riscontrare, ha dimostrato concreta attenzione sul problema.
Ricordiamo che attualmente il collegamento tra Soveria Mannelli e Rogliano viene garantito mediante trasbordo sostitutivo: un viaggio interminabile che si attesta intorno a un tempo di percorrenza di circa un’ora e trenta minuti, passando per la strada vecchia tra Carpanzano – Scigliano – Marzi. Un percorso non agevole, costeggiando dirupi, con strade scoscese e molte curve pericolose, una vera e propria montagna russa. Una volta arrivati a Rogliano si prende il treno per arrivare a Cosenza (altri 40 minuti); in pratica, per arrivare da Soveria Mannelli all’Università della Calabria si impiegano circa tre ore, sei per andare e tornare.
In conclusione, ritornando all’incontro politico con Paolo Parentela, da parte del deputato Cinque Stelle è stata data prova di grande sensibilità e di ascolto dei cittadini, che hanno lanciato il loro grido di rammarico per le tante cose che non vanno, chiedendo nel contempo di poter vivere in un territorio dove i diritti sociali vengano riconosciuti e garantiti nella loro totalità.