La passione per il cinema, sul grande come nel piccolo schermo, è qualcosa di innato che si lega (da sempre) a doppio filo con l’animo umano. Sarà per via di quella continua voglia di evasione che caratterizza qualsiasi sogno, a qualsiasi età. Voli della fantasia le cui altitudini sono raggiungibili solo nella sala con le poltroncine rosse: è qui che ci si accomoda sgranocchiando pop corn pronti per viaggi ‘in compagnia’ di archeologi, supereroi e astronauti. Ci sono persone che stanno proprio male fisicamente se non riescono a varcare la soglia del cinema almeno una volta alla settimana, ma è anche vero che ci sono periodi dell’anno piuttosto blandi, durante i quali trovare qualcosa di interessante è un’impresa. C’è anche chi sceglie di riversare la propria passione per scenografia e montaggio sulle saghe cult a puntate, restando però sempre in paziente attesa di qualche perla targata Clint Eastwood o Spike Lee da gustare presto al cinema.
La sala e i pop corn: un binomio senza tempo
E’ chiaro che in cima alla classifica del gradimento per il vero cinefilo ci sarà sempre e comunque la sala: vuoi mettere l’atmosfera che si crea nel momento esatto in cui si spengono le luci e lo schermo si accende di emozioni? Divano e televisione non potranno mai competere allo stesso livello, al massimo potranno ‘difendersi’. L’apoteosi della mania si scatena in questo periodo dell’anno, con il ‘final countdown’ per la proclamazione del miglior film, regista, attore, attrice… e così via nella grande notte degli Oscar al Dolby Theatre di Los Angeles a inizio febbraio. Sono settimane frenetiche, durante le quali impazzano le scommesse sui papabili vincitori per categoria e si rincorrono le voci su quote e pronostici, rubando la scena alle migliori piattaforme di gioco digitale: insomma, un momento magico per il cinema internazionale che culmina tra paillettes, lustrini e mise improbabili dei divi di Hollywood sul red carpet.
Le regole della passione per il cinema
Il vero amante del cinema non potrà macchiarsi mai di piccoli grandi ‘crimini’, come quello di lasciare a metà un film iniziato. Regola numero uno: si arriva sempre in fondo, anche se proprio quella pellicola non ci sta piacendo. Per valutare (e all’occorrenza criticare) servirà infatti avere una panoramica totale su quel determinato titolo, altrimenti non ci sarà completezza di giudizio. E, si sa, il cinefilo ama avere sempre l’ultima parola e offrire un punto di vista raffinato e di qualità. Altro gesto da evitare come la peste per potersi definire a pieno titolo veri cinefili è quello di spoilerare: rovinare l’incanto della sorpresa è davvero una cattiveria che l’amante del cinema non mette in atto (e non vuole subire). Altra regola d’oro: al cinema non si parla, si resta in adorazione silenziosa fino alla fine della pellicola. E si attende anche che scorrano tutti i titoli di coda, che potrebbero celare qualche scena tagliata o una sorpresa del regista. Se è tardi per iniziare a vedere un film, meglio leggere qualche capitolo di un buon libro ed evitare l’onta di lasciare la pellicola a metà ‘per continuarla domani’. Si spezza il ritmo, si rovina l’atmosfera: insomma, non fatelo.