Un frizzante venticello dal profumo autentico di pino Laricio, l’aria che, come una sorgente d’acqua, sprigiona tutta la sua purezza, i veri profumi di una tradizione calabrese, invidiata dal mondo intero.
Parliamo ovviamente dei territori della Sila, un luogo fiabesco, tutelato del Parco Nazionale.
Un vero e proprio miscuglio di autenticità e reale bellezza che non ha eguali.
Una “pellicola” che abbaglia lo sguardo del visitatore, una prima visione capace di scalfire i sensi e la mente.
La Sila è uno scrigno che non ha nulla da invidiare alle fiabe del focolare dei fratelli Grimm, oppure alle novelle arabe da “Le mille e una notte”.
Scrutando l’orizzonte il piccolo borgo di Camigliatello Silano (nella foto sopra la bellissima e suggestiva chiesetta di San Lorenzo nell’alba dell’estate silana, lo scatto come gli altri a corredo dell’articolo sono di Omar Falvo) lusinga la vista dei tanti turisti presenti e regala delle straordinarie emozioni.
Una Sila da vivere tutto l’anno, con i suoi laghi, i torrenti, le meraviglie incastonate nella località turistica di Lorica e con le storie antiche sul lupo, custode attento di questi boschi.
Buona visione a tutti e soprattutto viva la Sila che piace.
Ne vedremo delle belle.