Questa settimana parliamo di un piatto tipicamente invernale: una zuppa un po’ particolare ma molto gustosa e nutriente.
La prepareremo con degli ingredienti speciali: le castagne e le cicerchie.
Per quanto riguarda le castagne, useremo quelle secche, ma volendo si possono usare anche fresche, mentre le cicerchie si trovano solo secche e vanno sottoposte a un lungo ammollo prima di essere cotte e consumate.
L’odore delle cicerchie, da crudo, è simile a quello del piselli e il sapore è un misto tra fava e piselli.
Un tempo sostituiva la fava. Gli anziani contadini e pastori della Murgia ne sono ghiotti. La cicerchia è caratterizzata dall’elevato contenuto di ferro ed era considerata uno dei principali cibi per chi doveva affrontare dure giornate di lavoro, come il lavoro nei campi.
Partiamo dagli ingredienti (per 4 persone):
– 150 grammi di cicerchie
– 150 grammi di castagne
– 1 carota grande
– 1 cipolla rossa
– 1 costa di sedano
– 1 litro di brodo vegetale
– 20 cl di olio
– sale e pepe q.b.
Vediamo adesso come preparare la ricetta:
Iniziamo la preparazione mettendo a mollo le cicerchie per 48 ore e le castagne secche per 24 ore; è importante cambiare l’acqua almeno tre volte al giorno.
Dopo di che, laviamo sotto l’acqua corrente le carote, il sedano e la cipolla, per poi tagliarli a pezzi di media grandezza.
Prendiamo una padella, mettiamo al suo interno l’olio di oliva e poi sedano, carota e cipolla.
Facciamo soffriggere il tutto, aggiungiamo prima le cicerchie scolate e ben lavate sotto l’acqua corrente e dopo le castagne.
Facciamo amalgamare il tutto per bene a fuoco vivo, dopo di che aggiungiamo il brodo, abbassiamo il fornello e lasciamo cuocere a fuoco basso per circa 2 ore.
Passato questo tempo, aggiustiamo di sale e pepe e mettiamo la nostra zuppa in quattro ciotole di terracotta: un filo di olio di sopra e il nostro primo è pronto per essere gustato
Abbinamento con il vino:
Le zuppe di solito si abbinano o con dei vini rosati o con dei rossi leggeri, giovani e molto fruttati. Io consiglio un vino rosso giovane a base di merlot.
di Piero Cantore
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