<<Oltre quaranta sindaci della provincia di Catanzaro fanno pervenire al primo cittadino della città capoluogo, Sergio Abramo, la richiesta di convocazione della conferenza dei sindaci dell’Azienda Sanitaria Provinciale per esaminare diverse criticità e problematiche riguardanti i servizi sanitari nell’ambito territoriale>>.
E’ quanto contenuto nella comunicazione inviata a Sergio Abramo in qualità di presidente della conferenza dei sindaci dell’Azienda Sanitaria Provinciale – per come a tal riguardo informa il sindaco di Tiriolo, Domenico Greco – che integralmente di seguito pubblichiamo, ricordando che l’Asp di Catanzaro ha un bacino di 80 comuni che si estendono dal mar Ionio al Tirreno e comprende le montagne della Presila che compongono il variegato ed ampio territorio della Calabria centrale in cui insiste una popolazione di circa 370.000 cittadini.
<<Caro Presidente,
la maniera disinvolta e alquanto superficiale con la quale l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, senza il coinvolgimento delle istituzioni locali, sta riducendo in modo drastico e lineare alcuni importanti servizi sanitari presenti nel territorio provinciale, con particolare riferimento a quelli esistenti nelle aree interne, impone a noi sindaci una approfondita e attenta disamina delle diverse problematiche e criticità che attanagliano diverse realtà locali.
Se è pienamente legittima, auspicabile e condivisibile la finalità di contrastare gli sprechi, è altrettanto vero che tutto ciò non debba assolutamente compromettere e pregiudicare il sacrosanto diritto alla salute del cittadino.
Non sfugge, certamente, alla tua attenzione cosa significhi e quali conseguenze nefaste possono derivare per le popolazioni delle aree interne e dei territori montani, che distano decine e decine di chilometri dai presidi ospedalieri più attrezzati e operativi a pieno regime, la soppressione o la riduzione di alcuni importanti servizi sanitari, quali, a titolo di esempio, la soppressione di una Postazione di Continuità Assistenziale, la riduzione degli accessi ambulatoriali nei Poli Sanitari Territoriali o la demedicalizzazione di una Postazione di Emergenza Territoriale 118, che, in termini di primo intervento sanitario prestato nell’immediatezza dell’evento patologico, può costituire l’ancora di salvezza per tanti cittadini.
Pertanto e certo della tua sensibilità rispetto alle problematiche qui trattate, ti chiedo, con i poteri e le competenze che il ruolo rivestito ti attribuiscono, di voler disporre con cortese sollecitudine la convocazione della conferenza dei sindaci, organo istituzionale chiamato a svolgere una funzione consultiva e propositiva, nonché ad essere strumento di programmazione di indirizzo per l’attuazione delle politiche sanitarie nel distretto di riferimento e del sistema integrato di interventi e servizi sanitari sul nostro territorio.In attesa di tuo riscontro, cordialmente ti salutiamo>>.
Link articolo, pubblicato su queste pagine, incontro svolto a luglio del 2016 (per rileggerlo clicca sulla riga colorata).
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