Una scelta che non condividono ed esternano il loro secco “No” i sindaci dei comuni del Savuto in merito al trasferimento dell’Istituto di Scienze Neurologiche (Isn-Cnr) di Piano Lago – Mangone alla sede di Rende.
Diciassette sindaci del Savuto (Altilia, Aprigliano, Belsito, Bianchi, Carpanzano, Cellara, Colosimi, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Mangone, Marzi, Panettieri, Parenti, Rogliano, S. Stefano di Rogliano e Scigliano) esprimo il loro più sentito disappunto per quanto sta avvenendo sul territorio del Savuto, in particolare per il trasferimento dell’Istituto di Ricerca. Un territorio che si sente abbandonato, leso e deluso dai politici nel momento in cui ha bisogno di attenzione e sostegno. Un declino lento quello del Savuto cominciato anni addietro, spogliato e bloccato dai trasporti, sanità, industria e turismo, uno sviluppo bloccato sul nascere da scelte politiche molto discutibili.
In questi giorni attraverso una lunga ed articolata nota il sindaco di Mangone, Orazio Berardi, primo firmatario di un duro documento inviato al ministro dell’Istruzione e della ricerca scientifica, Valeria Fedeli; al direttore nazionale della Ricerca scientifica, Massimo Inguscio; al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio e parlamentari eletti nel collegio di Cosenza, spiega che la sede del Cnr di Mangone è una struttura di ricerca di eccellenza a livello internazionale, in cui operano ricercatori e tecnici con ventennale esperienza ed attività nello studio delle malattie del sistema nervoso. E nell’ambito della valutazione degli Istituti di ricerca fatta da 26 Panel di area (scienziati italiani/europei) risulta che la struttura di Piano Lago si è distinta tra le eccellenze in Italia per la qualità delle ricerche “indagini genetiche di patologie neurologiche ereditarie”.
L’attività sanitaria – sottolinea il sindaco – svolta in regime di convenzione con la Regione Calabria ha sopperito alle carenze del Sistema Sanitario Regionale nei servizi a favore di pazienti affetti da malattie quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer, nonché malattie cerebrovascolari e neuropatie periferiche su base genetica. Per l’importanza delle attività svolte e collocazione logistica – prosegue la nota – la sede di Mangone, assume rilevanza strategica per l’area del Savuto e per tutta l’utenza, posizionata al centro del principale asse viario regionale (autostrada del Mediterraneo).
In questi anni, l’esistenza della struttura – sottolinea il sindaco Berardi – ha favorito, anche lo sviluppo culturale e l’occupazione per giovani laureati del territorio. E pertanto, i sindaci tutti, concordano che sarebbe un grave errore e un torto al territorio spostare la sede. A riguardo la rescissione del contratto di locazione dell’immobile di Piano Lago da parte della sede centrale di Roma – viene spiegato nella nota – è riferita all’esosità del canone di fitto dell’immobile. La situazione – rileva il sindaco Berardi – induce ad alcune considerazioni: una decisione così drastica, per ragioni economiche determina, conseguenze economiche negative sulla già debole economia del comprensorio del Savuto, visto anche l’assenza di politiche per il rilancio dell’area industriale e del lento ma inesorabile indebolimento dell’Ospedale S. Barbara di Rogliano. Il trasferimento del CNR da Piano Lago – Mangone a Rende rappresenterebbe l’ulteriore rafforzamento di un area economicamente già forte come l’Università che, come i più ricorderanno, avrebbe dovuto o potuto essere ubicata proprio nell’area valliva di Piano Lago.
Pertanto, premesso che Il trasferimento non è a “costo zero” bensì per i sofisticati macchinari si dovranno sostenere costi rilevanti; e la mancanza di spazi nella sede individuata, pare che non potrà essere rimessa in funzione la risonanza magnetica che, oltre ad essere un importante servizio per l’utenza, potrebbe garantire importanti introiti all’Istituto; visto anche che la società proprietaria dell’immobile dell’attuale sede si è resa disponibile a venire incontro alle legittime esigenze di razionalizzazione dei costi, a nome di tutti i sindaci del Comprensorio del Savuto, Berardi rivolge un accorato appello, per un’attenta riflessione su quanto esposto in difesa del Comprensorio del Savuto e dello sviluppo a Sud di Cosenza da sempre sostenuto, e invita infine a costituire un tavolo tecnico per la risolvere il problema.