Giacomo Marasco, per tutti “Giacomino”, è il primo maschio residente a Soveria Mannelli che riesce a raggiungere i cento anni d’età. Finora, infatti, solo alcune signore avevano superato questa ragguardevole soglia che è indice di una longevità di certo fuori dal comune.
Per l’occasione sono stati organizzati dei festeggiamenti presso la casa di riposo Emmaus, dove Giacomino in questo momento è ospitato perché, in seguito a una brutta caduta che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, oggi ha bisogno di un’assistenza continua e professionale.
Peccato! Perchè solo fino a qualche mese fa era del tutto normale vederlo tranquillamente passeggiare per il corso Garibaldi, aiutandosi con il suo bastone, e chiacchierare allegramente con i suoi amici, seduto su una panchina di piazza Bonini.
Ai festeggiamenti hanno partecipato naturalmente la sua famiglia, e in particolare i suoi due figli, Angela e Raffaele, quattro nipoti e due pronipoti, il sindaco, Leonardo Sirianni, il parroco, don Roberto Tomaino, gli operatori della casa Emmaus, amici e parenti.
Giacomino ha partecipato attivamente alla vita della città del Reventino. È stato un artigiano di valore, il più bravo sarto del paese che ha tra l’altro tenuto a bottega molti dei suoi colleghi più giovani.
Intraprendente e aperto alle innovazioni, quando è stata introdotta sul mercato la macchina per cucire, la mitica Singer, è stato il primo a usarla e commercializzarla in un negozio posto proprio al centro di corso Garibaldi, contrassegnato da un’insegna con il marchio ufficiale della casa produttrice: un bel ricordo per tutti i soveritani un po’ in avanti con gli anni e sicuramente un motivo di orgoglio per lo stesso Giacomino.
di Raffaele Cardamone