Commento e cronaca
Soveria Mannelli 26/02/2017 – Continua l’annus horribilis della Garibaldina che sbaglia ancora un rigore decisivo e raccoglie solo un punto nello scontro casalingo con il Brutium di Cosenza.
È il Brutium per la verità a partire meglio. Gli ospiti sono subito in partita e per la prima mezzora riescono a essere più pericolosi della squadra di casa, grazie soprattutto a un buon pressing alto.
Ma, dopo un paio di parate a terra di De Sio su tiri da fuori, al 15° è la Garibaldina ad avere l’occasione migliore per passare in vantaggio, con un colpo di testa di Nanci che supera il portiere ma viene respinto quasi sulla linea di porta da un difensore avversario.
Al 20° il Brutium però pareggia il conto delle occasioni, sempre con un colpo di testa in area che chiama alla parata volante il portiere De Sio.
Dopo l’intervallo, la Garibaldina sembra tornare in campo più determinata e al 55° raccoglie i frutti della sua pressione con un gran gol del solito Fazio che si libera sulla sinistra e, da posizione defilata, piazza un diagonale precisissimo nell’angolo opposto.
Il Brutium non sembra avere la forza per reagire, ma al 70° ci pensa Repole a rimetterlo in partita. Con la squadra sbilanciata, a metà campo, rinvia addosso a un avversario e concede un contropiede comodo. Complice l’incertezza di De Sio, che accenna l’uscita e poi si ferma, la palla calciata appena dopo la trequarti rotola lentamente e beffardamente in rete per il pareggio.
Con le due punte, Toscano e Natalino, squalificate deve entrare in campo l’anziano Visciglia, che attualmente ricopre il ruolo di allenatore. Un ingresso che, sulle prime, mette un po’ in apprensione la difesa del Brutium che al 28° provoca un calcio di rigore, per atterramento in area di uno sgusciante Fazio.
Sul dischetto va lo stesso Visciglia, ma la scarsa abitudine alla partita gli gioca un brutto scherzo e si fa parare un tiro non troppo forte, e non troppo angolato, dal portiere avversario.
La Garibaldina chiude in attacco, esponendosi anche al contropiede avversario, ma non ce la fa a riportarsi in vantaggio e la partita si chiude su un risultato deludente, che non contribuisce certo a dare tranquillità a una squadra in grado anche di esprimere un buon calcio, ma che non riesce mai a sfruttare gli episodi a suo favore.
Un’ultima notazione per l’arbitro, davvero bravo. Finalmente un direttore di gara maturo e sicuro nelle sue scelte.
1) DE SIO: 6,5 – Fa un paio di parate decisive e non ha problemi sui diversi tiri da fuori, neutralizzati sempre con sicurezza. Forse è un po’ incerto nell’uscita in occasione del gol del pareggio.
2) PASCUZZI M.: 6,5 – Gioca con la solita grinta. Per gli avversari non è mai facile passare dalla sua fascia di competenza. Cerca di essere anche propositivo, ma pensa soprattutto a difendere. Condizionato da un infortunio, nel finale è costretto a uscire.
13) PITTELLI: SV (dall’85°) – Entra a cinque minuti dalla fine e non può incidere sulla partita.
3) VENERE: 6 – Attento in fase difensiva e preciso nei disimpegni. Si propone spesso in avanti. I suoi inserimento sono preziosi, ma non riesce quasi mai a mettere il cross giusto in area di rigore.
4) REPOLE: 4,5 – In alcuni momenti sembra un libero d’altri tempi: un ultimo baluardo contro gli attacchi avversari. Troppo grave però l’errore che concedere la palla del pareggio agli avversari e che si ripete ciclicamente in ogni partita, per un dribbling di troppo o un rinvio approssimativo.
5) PALAZZO: 5,5 – Una partita con un po’ di sofferenza, ma tutto sommato senza correre rischi eccessivi. Manca un po’ di precisione in fase di impostazione.
18) VISCIGLIA: 5 (dal 72°) – Il voto non è più basso per la reputazione che si è guadagnato in carriera sui campi professionistici. Si vede subito che è troppo statico e a corto di fiato. Non ha neppure la lucidità per tirare una gran botta sul calcio di rigore che infatti sbaglia.
6) NANCI: 6 – Nel primo tempo appare eccessivamente in difficoltà, forse a causa del terreno pesante. Si riaccende nella ripresa e sfodera alcuni lanci e tiri da fuori degni di nota.
7) RENDE: SV – Gioca dieci minuti in condizioni fisiche precarie ed è costretto a uscire subito.
15) MURACA: 6 (dal 10°) – Deve giocare in un ruolo non suo, da esterno alto. Fa quello che può, ma ci mette impegno e concentrazione.
8) PASCUZZI L. (cap.): 6,5 – Gioca la sua seconda partita da capitano. Rincorre tutti gli avversari e in tutte le zone del campo. Prende anche un’ammonizione per la troppa foga agonistica.
9) FAZIO: 8 – Regge da solo tutto il peso dell’attacco. Nell’azione del gol fa vedere tutta la sua classe con un controllo perfetto e un bellissimo diagonale nell’angolino. Si guadagna il calcio di rigore con un bel guizzo in piena area.
10) TRUNZO: 6,5 – Sempre partecipe al gioco e per questo sollecitato spesso dai compagni che giocano molto sulla sua fascia di competenza. Attacca e difende con la stessa grinta. Deve e può migliorare in fase di tiro e di ultimo passaggio.
11) CITTADINO: 6,5 – Una prestazione generosissima, corre molto e interrompe numerose azioni avversarie potenzialmente pericolose. Ci prova anche in fase di rifinitura e fa denotare dei miglioramenti. Finisce in debito d’ossigeno.
Mister) VISCIGLIA: 6 – Si inventa Fazio centravanti e la mossa funziona a dovere. Il ragazzo lo ripaga con un gol e un rigore procurato. Le squalifiche e gli infortuni limitano molto le sue possibilità sia nel mettere in campo la squadra e sia nei cambi. Forse sbaglia solo a mettersi in campo quando la squadra avversaria sembrava in apnea e la sua squadra ancora capace di inventarsi qualcosa di buono.
di Raffaele Cardamone