<<Nel 2019 esistono ancora i “viaggi della speranza”?
Si, ma non per attraversare il Mediterraneo in cerca di un futuro migliore, bensì per percorrere meno di 50 km di strada ferrata che collegano Soveria Mannelli a Catanzaro Città>>.
Con una nota pervenuta in redazione, che di seguito pubblichiamo, i viaggiatori fanno presente la situazione di disagio che affrontano durante i percorsi in treno.
<<E’ proprio così, da lunedì 23 settembre 2019, a causa di nuove disposizioni il tempo di percorrenza tra le due stazioni sopra citate è passato da 1 ora e 5 minuti sulla carta, ad 1 ora e 40 minuti (se tutto va bene); poiché oltre alle limitazioni di velocità e ai rallentamenti già esistenti, si sono aggiunte delle nuove “norme di sicurezza”!
Dove per sicurezza non si intende cercare di ammodernare la tratta o far viaggiare i passeggeri in condizioni “umane” e con treni meno fatiscenti che “ogni tre per due ti lasciano a piedi”, ma fermarsi ad ogni croce di Sant’Andrea (che segnala la presenza di un passaggio a livello non custodito) dove l’unica cosa che trovi è erba alta o piccoli sentieri usati in passato da contadini per gli attraversamenti del bestiame.
Almeno ci fossero, si capirebbe il motivo del disagio e dell’arresto del treno! E’ proprio come se ogni volta che percorriamo un centro abitato con la nostra autovettura, invece di rallentare in prossimità delle strisce pedonali, ci fermassimo anche se non c’è alcun pedone che deve attraversare.
Ora pensate a tutti quei viaggiatori occasionali o pendolari che ogni giorno si mettono in viaggio per raggiungere il capoluogo e che dopo una lunga giornata cercano di rientrare a casa ma si ritrovano davanti questa situazione: quattordici sono le fermate che uniscono le due stazioni capolinea con il tempo di salita e discesa dei passeggeri (come è giusto che sia), a queste aggiungiamoci le limitazioni, i rallentamenti e gli “8 passaggi incustoditi” a cui ora bisogna per forza fermarsi, e arriviamo facilmente a quell’ora e quaranta minuti di percorrenza sopra citata.
Non prendiamo in considerazione il “mercoledì più nero di sempre” poiché giorno 25 settembre 2019 a causa di una disconnessione di tutta la segnaletica ferroviaria sono stati soppressi tutti i treni per circa 6 ore lasciando nuovamente i viaggiatori a piedi e senza mezzi sostitutivi.
Perché i viaggiatori pur pagando abbonamenti e biglietti devono affrontare disservizi continui e “prese per i fondelli” ?
Per anni la giustificazione dell’uso di treni fatiscenti sulla tratta di Soveria è stata: “I nuovi treni (Stadler DE-M4C) non passano dalle gallerie e quindi possono servire solo la tratta da Catanzaro Città a Catanzaro Lido” ma come tutti ben sanno e come mi fa piacere ricordare, miracolosamente, lo scorso luglio per girare le riprese della fiction televisiva “Angela” con Vanessa Incontrada, i “nuovi treni” sono apparsi sulla tratta Catanzaro Città – Soveria Mannelli.
La domanda sorge spontanea: “ Si sono allargate le gallerie o si sono ristretti i treni?” e ancora peggio: “Perché i viaggiatori ad oggi, 28 settembre 2019 sono ancora costretti a viaggiare con le vecchie e datate motrici, calde d’estate e gelide le mattine e i mesi invernali?”
I passeggeri sono ESAUSTI, non tollerano più questa situazione, e visto che non viaggiano gratis hanno il diritto di usufruire di un servizio all’avanguardia! Se dunque volete una soluzione a costo zero, usate le vecchie traverse dismesse per chiudere i passaggi incustoditi dove NON PASSA NESSUNO e fate sì che le Stadler DE-M4C arrivino a Soveria e coprano anche questo bacino di utenza! Oppure trovate altre soluzioni per dare DIGNITA’ al modo di viaggiare dei pendolari.
Siamo arrivati al teletrasporto e noi continuiamo a viaggiare con il calessi>>.