“Donna è ………”. Questo il titolo dell’incontro promosso dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale e i volontari del Servizio Civile di Colosimi, svoltosi sabato scorso presso il Centro Sociale in attesa del 8 marzo “Festa della donna”.
Dopo i saluti di Manolo Talarico, sindaco di Colosimi e l’introduzione di Maria Gabriella Gallo, presidente Pro Loco, sono intervenuti portando la loro testimonianza di vita: Antonietta Maletta, “Donna e famiglia”; Fernanda Petrisano, già dirigente scolastico “Donna scuola cultura”; Miriana Mancuso, studentessa liceale “La mia scelta per il futuro”; suor Elena Ferrari, “Maria donna del sì”; Anna Maria Rende, presidente Alt (lotta tumori) “Donna volontariato”; Donatella Deposito sindaco di Parenti “Donna guida alla politica locale” e l’onorevole Enza Bruno Bossio “La partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale”. Moderatore, Barbara Rizzuto, consigliera comunale. Un tavolo di lavoro a netta prevalenza femminile i cui interventi per circa 2 ore hanno catturato l’attenzione della platea e gradito molto le citazioni del moderatore (MT Calcutta, Levi Montalcini, Mandela, Spinelli, Iotti ed altri).
Ad animare la manifestazione sono stati i volontari del Servizio Civile con la proiezione del filmato “Il sorriso delle donne”, molto apprezzato e applaudito dalla numerosa platea.
Per la presidente Gallo, non è il momento di rivendicare, ma di testimoniare la presenza e il contributo della donna nella vita e nella società attraverso il suo impegno nella famiglia, lavoro, cultura, istituzioni, solidarietà ed altro.
“Una manifestazione – ha detto la presidente Gabriella Gallo – dove le donne vogliano regalare il sorriso della vita, come quello di Elena giovane donna colosimara scomparsa prematuramente”. Nel corso della manifestazione ai partecipanti e ai familiari di Elena è stato offerto un oggetti realizzato a mano “girasole” (simbolo del sorriso) e una piccola pergamena.
La signora Mancuso ha sottolineato che si può esse donna felice e sentirsi realizzata anche rinunciando alla laurea, alla carriera per dedicarsi amorevolmente alla famiglia ai propri figli.
La dirigente scolastica Petrisano, sostiene che la scuola è il laboratorio per prepararsi alla vita e soprattutto al rispetto e all’ascolto del proprio simile per capire le ragioni dell’altro. Pregevole l’intervento della liceale Mancuso, che sottolinea che la differenza di genere è soprattutto culturale e si traduce in discriminazione sociale, femminicidio ed altro, e invita a puntare ad una vera eguaglianza fra uomo e donna.
Per suor Elena, Maria (la Madonna) è un esempio, modello di vita straordinaria cui ogni donna può ispirarsi. La presidente Rende dell’associazione Alt, ha parlato del duro lavoro della sua associazione, dell’impegno, amorevolezza e dedizione dei suoi associati che quotidianamente assistono i malati di tumori. La generosità e l’impegno di queste donne è ripagato dal sorriso e dalla gratitudine dei malati.
Poi Deposito sindaco di Parenti, ha detto che per le donne fare politica, non è facile. La sua esperienza porta a ritenere che a differenza dell’uomo, la donna con la sua umanità, propensione all’ascolto e buone capacità percepisce di più i problemi e le esigenze di una comunità.
Forte e duro l’intervento dell’on. Bossio che ha esordito “ho la consapevolezza dell’essere donna, visto che da 40 anni mi occupo di questioni di donne”, ed inoltre sostiene che la politica non l’ha fa in maniera “avulsa, ma sempre tenendo presente la questione femminile”.
L’uguaglianza fra donna e uomo per la Bossio, nonostante le conquiste è ancora molto lontana (salari, posti di responsabilità ed altro).
Rivendica la diversità di donna, “differenza che sia rispettata e riconosciuta”. Il tema di parità di genere, per l’onorevole non è tema di quote rosa nei vari settori, ma di uguaglianza.
“Siamo in presenza di un mondo declinato al maschile, forte presenza nella cultura dei giovani”. Ed aggiunge “non è vero che per essere felice dobbiamo essere uguale agli uomini. Basta la consapevolezza della scelta”. A riguardo del femminicidio che nasce dal predomino dell’uomo sulla donna la Bossio afferma “più le donne crescono in autonomia e consapevolezza più c’è il rischio che questo femminicidio aumenti”.
Conclude ricordando che le donne immigrate che giornalmente sbarcano sulle coste della Calabria sono violentate e stuprate. Propone infine di continuare a fare battaglie culturali, politiche e di iniziativa legislativa, ma soprattutto “far conoscere il corpo della donna come un elemento di rivoluzione dentro il sistema”.