di Enzo Bubbo –
Uno sviluppo senza regole produce danni irreparabili all’ambiente: più consumi non sempre equivale a più civiltà.
Se n’è parlato presso l’auditorium di Cropani dove ha avuto luogo un incontro su “Inquinamento ambientale e agricoltura sostenibile” organizzato dal Meetup “Inquinamento, ambiente e territorio”.
Ad aprire l’incontro, svolto venerdì 18 gennaio 2019, è stato Grano Fabio, componente del gruppo organizzatore dell’incontro.
Subito dopo ha preso parola Vincenzo Londino, geologo e tra i promotori dell’iniziativa, che ha presentato il gruppo locale che si sta impegnando sulle tematiche ecologiche nel territorio della Presila catanzarese.
“La Calabria è una regione bellissima – ha detto Londino – bisogna preservare l’ambiente dove vivono tutti i calabresi. C’è un problema dei rifiuti e degli eco-reati con la nascita sempre più forte delle eco-mafie per la mal gestione dei rifiuti della regione.
C’è un problema dovuto alle radiazioni che inquinano l’aria che respiriamo tutti i giorni sia a livello antropico, come è avvenuto a Crotone con l’utilizzo di materiali ricchi di fosferite, oggi abbandonati a se stessi anzi utilizzati come pietrisco per sistemare strade o addirittura per riempimenti come nel caso del Castello di Carlo V, sia a livello naturale come il problema del gas radon (Rn), un gas che risale dalle viscere della terre e va a saturare i livelli più bassi delle nostre abitazioni e se respirato è la prima causa di tumore polmonare per i non fumatori.”
Non solo dichiarazioni di intenti, ma anche azioni concrete: il Meetup “Ambiente, territorio e sviluppo sostenibile” sta seguendo un progetto autofinanziato che prevede l’istallazione di rilevatori del gas radon per misurare i livelli di inquinamento vicino alle strutture didattiche.
Per Giuseppe Fontana, agronomo, è importante “avviare delle politiche di agro-forestazione per i nostri territori, una regolarizzazione dei nuovi sistemi agricoli con uno sviluppo controllato delle nuove tecniche di forestazione territoriale” , mentre Francesco Santopolo, agro-ecologo, ha illustrato
“i vantaggi delle nuove tecniche della filtro depurazione, una nuova tecnica di sviluppo dei nuovi sistemi di depurazione”.
Tra i relatori anche il deputato Paolo Parentela che ha focalizzato la sua disamina sul problema del cinipide, parassita che ha colpito il castagno, riducendo la produzione del 90% di tale frutto, e sul calo della produzione dell’olio di oliva.
Il membro della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, introducendo il problema dei rifiuti, ha auspicato “politiche ambientali per favorire il compostaggio la produzione semplificata e il km Zero”.
Il geologo Antonio Pisciuneri ha invece posto l’accento sulle ricadute positive dei geositi in Calabria come è avvenuto per riserva naturale Valli Cupe di Sersale, attrattiva che porta turismo senza aggredire l’ambiente.
Molto atteso anche il contributo del parlamentare Pino D’Ippolito, membro commissione ambiente alla Camere dei Deputati, che ha elencato tutte le criticità ambientali presenti sul territorio calabrese: dal problema dell’acqua inquinata al problema radioattivo, dagli inceneritori all’inquinamento dell’aria e alle criticità del suolo con il dissesto idrogeologico.
Abbiamo una sola terra: tutti gli oratori hanno fatto sintesi sulla necessità improcrastinabile di avviare campagne di sensibilizzazione nelle scuole informando le nuove generazioni sui problemi ambientali e sulle soluzioni per avere una Calabria pulita.