Negli ultimi anni c’è un acido carbossilico che sta spopolando tra gli amanti dello sport e tra chi cerca di perdere peso velocemente. Stiamo parlando della carnitina, appartenente alla famiglia delle metilamminee presente in alcuni batteri, piante, lieviti, invertebrati e in tutti i vertebrati. Il ruolo biologico della carnitina è quello di carrier (trasportatore) degli acidi grassi a lunga catena; questi ultimi vengono trasportati dal citoplasma cellulare all’interno dei mitocondri dove vengono beta ossidati producendo energia.
La carnitina viene sintetizzata all’interno del nostro fegato e nei reni a partire da due amminoacidi, lisina e metionina, in presenza di vitamina B, vitamina C e Ferro. All’interno del corpo umano è concentrata in particolar modo nei muscoli, cuore compreso; è anche presente, seppure in quantità decisamente minori, nel fegato, nei reni e nei testicoli.
A livello alimentare la carnitina è presente nelle carni e nei prodotti caseari. Discrete fonti della sostanza sono anche il tempeh (un alimento molto diffuso in Indonesia, a base di soia bollita e fermentata) e l’avocado.
La carnitina aiuta, dunque, ad ossidare i lipidi, lega tra loro gli acidi grassi e ne consente l’ingresso nei mitocondri, dove saranno sintetizzati al fine di produrre energia. Questa sua caratteristica lo rende utile quando si ha la necessità di eliminare chili di tessuto adiposo in eccesso.
Tale effetto viene incrementato se si segue un regime alimentare ipocalorico e si effettua un’idonea attività fisica (generalmente di tipo aerobico, caratterizzata da una più efficace ossidazione degli acidi grassi che giungono al muscolo e dove la carnitina può avere un effetto facilitante questo processo ossidativo).
Grazie alla carnitina si ottiene un risparmio di glicogeno e di proteine muscolari, un miglior recupero ed una ridotta formazione di ammoniaca ed acido lattico, traducendosi in una migliore e protratta performance atletica. Questa consente, negli sport di resistenza, un miglior utilizzo dei grassi, una migliore funzionalità del muscolo cardiaco (la carnitina infatti è maggiormente presente nel cuore e nel muscolo scheletrico) e quindi un costante e proficuo rifornimento di energia. Il cuore sostiene un minor affaticamento (appunto perché non gli viene a mancare energia per il suo ruolo di pompa).
Il dosaggio
Il dosaggio standard consigliato è di 1gr di Carnitina al giorno, magari ripartito in 2 assunzioni da 500mg l’uno, un’assunzione sempre circa 30′ prima dell’ allenamento, l’altra assunzione al mattino, oppure prima di consumare il pasto della giornata più ricco di acidi grassi, questa va bene come regola generale, teniamo presente che ad esempio i ciclisti che si allenano con costanza e regolarità assumono dai 2gr ai 5gr di Carnitina al giorno, e la dose maggiore di Carnitina la assumono circa 30′ prima dell’allenamento, la stessa assunzione (per quantità e tempistiche) è adottata anche da chi si allena intensamente con i pesi (per ridurre il danno muscolare, e i dolori post allenamento), il beneficio che i doms apportano ai nostri muscoli è lo stesso, ma avvertiamo meno dolore. Quindi, come abbiamo appena visto, l’assunzione dipende dalla frequenza e dall’intensità con cui ci alleniamo, chi si allena intensamente 4 volte alla settimana (sia endurance che con i pesi) e assume fino a 5gr di Carnitina nei giorni di allenamento non sbaglia, mentre chi pratica un po’ di attività aerobica per divertirsi, e con l’intenzione di perdere un po’ di massa grassa, può attenersi tranquillamente alla dose standard di 1gr al giorno, smaltirà più efficacemente gli acidi grassi, e avrà più energia.