Di seguito pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini da parte del sindaco di Carlopoli, Mario Talarico, e della civica amministrazione in risposta all’interrogazione della minoranza sulla programmazione di interventi in caso di neve.
Carlopoli – Nella storia del nostro comune, solo le amministrazioni comunali susseguitesi dal 2010 al 2017, con il progetto politico “Insieme ce la faremo – ancora” e rappresentate dal sottoscritto, si sono adoperate per l’approvazione del Piano Comunale di Protezione Civile e la costituzione di un reale Gruppo Comunale di Protezione Civile formato da persone fisiche reali, munite di divise ed attrezzature, nonché mezzi che operano sul territorio e vi stazionano in modo permanente (Campagnola – modulo antincendio, Tata, Bobcat, ed altro)
Relativamente alla problematica della neve, proprio perché Carlopoli è un paese di montagna e la neve è un fenomeno atmosferico con il quale da sempre si convive, non è comprensibile come soli pochi centimetri di neve possano indurre a sconvolgimenti tali da indurre ad esternazioni ed atteggiamenti tipici di chi vive in una zona costiera.
A tal proposito, infatti, tutti coloro che devono spostarsi quotidianamente per esigenze lavorative o di altro tipo, sono tenuti ad osservare la normativa vigente oltre che comportamenti di buon senso ovvero l’utilizzo di gomme termiche e/o catene.
Durante il periodo intercorso tra la fine dicembre 2016 a metà gennaio 2017, nei magazzini comunali vi erano 1 pedana e mezza di sale ovvero circa 1500 kg, di cui 500 kg circa, come rimanenza dallo scorso anno ed altri 1.000 appositamente e preventivamente acquistati, in base alle disponibilità economiche dell’ente, per fronteggiare le emergenze del nuovo anno in un’ottica di programmazione e prevenzione.
Dal 2010 ad oggi, ogni qual volta si è verificata una nevicata tutte le strade del centro abitato sono state sgomberate IN ECONOMIA, nell’arco massimo delle 12 ore successive, mediante l’impiego di lavoratori dipendenti e di volontari nonché con l’utilizzo di mezzi meccanici di proprietà comunale e/o di privati, pertanto non è certo possibile imputare a questa amministrazione la mancata programmazione a scapito della sicurezza della popolazione. Certamente vi è la volontà di fare sempre meglio e sempre di più ma con l’intenzione di non dissestare il Comune ,contrariamente a quanto avvenuto in passato, infatti solo nel 2007 il Comune di Carlopoli ha contratto un debito di circa 13.000 EURO per sgombero neve, soldi che come di consueto hanno pagato le amministrazioni successive.
Nell’ultimo periodo, durante il quale il nostro territorio è stato interessato da nevicate e/o ghiaccio, si è intervenuti con 5 mezzi adibiti allo sgombero neve che è avvenuto contestualmente sia nel capoluogo che nella frazione, di cui uno adibito anche a spargimento sale presso i punti maggiormente problematici, ovviamente trattandosi di risorse limitate di agisce sempre in una logica di utilizzo parsimonioso e razionato delle poche risorse economiche disponibili. Far fronte alle emergenze anche attraverso un impegno personale del sindaco e degli amministratori, al di fuori dei normali obblighi amministrativi, trattandosi di VOLONTARIATO è un ulteriore elemento di vanto per questa amministrazione che dovrebbe far da esempio anche per la minoranza che nei momenti di difficoltà altro non sa fare se non fomentare dicerie e puntare il dito contro. D’altronde è più semplice giudicare e sparlare che non agire, ha funzionato sempre così.
Le operazioni di sgombero e spargimento sale sono state ampiamente documentate e svolte sin dalle prime ore della giornata, duole apprendere che la minoranza non se ne sia accorta al punto tale da affermare ridicolmente che non sia stato fatto nulla di concreto, che il sale è mancato (quando poi vi è stato spargimento sia meccanico che manuale) e che i mezzi impiegati risultano inefficienti ad affrontare il fenomeno nevoso. Il modello organizzativo adottato, come da consuetudine, se pur non battezzato con il termine ufficiale di “piano neve” consente di intervenire sia a livello meccanico che a livello manuale, e compatibilmente con la tempistica necessaria, consente lo sgombero contestuale delle strade grandi così come dei vicoli.
Le postazioni “sensibili” quali punto di atterraggio elicottero, guardia medica, farmacia, ufficio postale, sede comunale e abitazioni di cittadini non autosufficienti, già notoriamente censite o su richiesta, in quanto prioritarie, vengono cronologicamente sgomberate per prima alternando gli operari comunali (la mattina) con i volontari della protezione civile (la sera/notte) successivamente è previsto lo sgombero delle strade e a seguire sgombero dei luoghi di culto, cimiteri (vedi lutti che si sono verificati), scuole, isola ecologica ed altro.
In particolare, giorno 29 dicembre 2016, data in cui la minoranza lamenta parziali ritardi, si è intervenuti con due mezzi uno nel capoluogo ed uno nella frazione, ed oltre alle operazioni prioritarie, si è intervenuti per eseguire prima alcuni interventi di supporto ad automobilisti e camionisti bloccati, nonché di soccorso all’ambulanza del servizio 118 (su chiamata dello stesso 118 e dei Carabinieri della stazione di Carlopoli) in quanto era rimasta bloccata a Castagna nei pressi del fiume Corace con l’urgenza di intervenire che tale caso impone.
A fronte di tutto ciò, a detta della minoranza “i sindaci dei comuni limitrofi si sono prodigati con ogni mezzo nel proprio territorio, mentre a Carlopoli si è venuti meno alle operazioni di coordinamento tanto sbandierate dall’amministrazione comunale, di cui non vi è stata alcuna traccia tangibile se non fosse stato per l’encomiabile impegno dei dipendenti comunali e di volontari senza la presenza di una guida”
Si vuol riportare la minoranza nel mondo reale, alle dinamiche che sono sotto gli occhi di tutti, al di la del legittimo giudizio politico e del fatto che tutto è perfettibile, è innegabile che il sindaco interviene, coordina e sovraintende in prima persona a tutte le operazioni di emergenza e che egli stesso spende anche soldi personali, ad esempio ha acquistato le radiotrasmittenti in uso ai volontari, con soldi di tasca propria. L’amministrazione sostiene da sempre la pratica del volontariato e concretamente la protezione civile che viene praticata anche personalmente.
Si vuol anche ribadire, alla minoranza, che il mezzo che ha soccorso gli automobilisti bloccati nella neve, fuori dal territorio del comune di Carlopoli, è stato di aiuto tanto ai non residenti quanto agli stessi cittadini carlopolesi che vi erano bloccati, alcuni fino a tarda sera, e che sono rientrati a casa accompagnati a bordo dello stesso mezzo (tutto documentato). Quindi nessuna perdita di tempo e nessuna negligenza, al contrario si ritiene che le emergenze non posso essere prese in considerazione solo nel perimetro dei confini comunali bensì la cooperazione è tanto più importante quando non conosce campanilismo e confini o limiti di sorta (né fisici né mentali).
Durante le giornate in cui il nostro territorio è stato interessato dalla neve, la Protezione civile comunale ha garantito i trasferimenti del personale di guardia medica e del 118 impossibilitato a raggiungere/lasciare la rispettiva postazione, ha supportato l’ambulanza del 118, proprio per questo si è voluto documentare e ringraziare chi ha operato, a titolo di VOLONTARIATO anche al di fuori del territorio comunale, al consigliere Carlo Sacco si fa notare che la Fiat Campagnola utilizzata in questo tipo di attività non è certo un mezzo comunale ma di proprietà dell’amministrazione provinciale (era facile capirlo se solo avesse letto gli stemmi sulle portiere) e che quindi i ragionamenti campanilistici sono ulteriormente fuori luogo.
Non ci si aspetta il plauso della minoranza, anche perché l’amministrazione compie atti dovuti ed il volontariato non ha certo bisogno di questo tipo di moneta per sentirsi ripagato, ma un atteggiamento più sobrio e veritiero quello si che sarebbe stato gradito, se non altro in ossequio e rispetto a quanto avviene da mesi in altri luoghi dell’Italia, dove realmente vi sono persone disperate che hanno perso tutto e vivono in condizioni di forte disagio. Si denota invece un comportamento infantile, in particolar modo dopo gli eventi tragici degli ultimi giorni, come si può pretendere la strada pulita già alle 9.00 di mattina meravigliandosi del fatto che in due ore non si riesca a sgomberare due centri abitati (strade, vicoli, fronteggiare le varie emergenze ecc)
Si segnala alla minoranza, per l’opportuna conoscenza, che oltre all’elogio di alcuni concittadini manifestato attraverso i social network anche il comitato Pro Ospedale del Reventino (Soveria Mannelli) ha diffuso una nota stampa in data 10 gennaio 2017, nella quale si legge:
“Apprendiamo sulle difficoltà che la neve sta creando. L’ambulanza sta rientrando da Catanzaro e c’è una bufera di neve che rende difficoltosa la marcia del mezzo di soccorso, probabilmente perché le strade non sono state rese agibili. Al bivio di Serrastretta – apprendiamo – c’era il sindaco di Carlopoli che con gli abiti un dotazione e la “Jeep” della protezione civile aiutava personalmente gli automobilisti in difficoltà”
Tutte le attività nonché le informazioni alla popolazione sono documentate sul sito internet del comune e le pagine facebook di comune di Carlopoli e Protezione Civile Comunale.
Con l’intento di informare i cittadini, tanto si doveva con l’auspicio di una maggiore comprensione e collaborazione futura della minoranza.
Il sindaco e l’amministrazione comunale.