di Omar Falvo –
Al via la XII “Sagra della Castagna” a Carpanzano. In queste ore si contano già i primi arrivi nel piccolo borgo della valle del Savuto. Sin dalle prime luci dell’alba, il profumo antico delle caldarroste ha invaso le stradine del centro storico.
Per la tradizionale “Sagra della Castagna” sono in programma due giornate di festa, sabato 22 e domenica 23 ottobre, ed anche quest’anno promosse dalla Pro Loco, in collaborazione con la civica amministrazione e l’Unpli (Unione Pro Loco) di Calabria e Cosenza.
Sono due giorni ricchi di avvenimenti. Sono previste esposizioni di prodotti e dell’artigianato locale, numerosi stand gastronomici con i loro tipici sapori, pronti a richiamare centinaia di visitatori provenienti non solo dalla vicina città di Cosenza e dintorni, come dall’area interna del Savuto cosentino ma anche del Reventino catanzarese.
Per l’occasione si potranno degustare primi piatti, zuppe, marmellate, dolci e pane a base di castagna, caldarroste e “vallani” con vino locale. Ci saranno, inoltre, esposizioni di oggetti dell’arte e della tradizione della storia locale. Convegni, stand gastronomici, lezioni sull’importanza delle castagne per tutto il territorio, saranno i pilastri di questa manifestazione.
Presenti le scuole della circoscrizione per assistere anche a prove pratiche, sulla lavorazione di questa prelibatezza. Il gruppo musicale de Le Orme, band famosa in tutto il mondo, allieterà la serata di sabato 22 ottobre con un concerto previsto per le ore 21:30. Per il pomeriggio di domenica 23 ottobre è previsto un convegno sulla castagna con diversi relatori. La serata ospiterà l’esibizione del cantautore Sandro Sottile.
Si prevede la presenza di migliaia di persone. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Pro Loco, Luigi Ponterio, che ha inteso prima di tutto ringraziare tutti i volontari impegnati in queste giornate rilevando che la “Sagra della Castagna” costituisce ormai un evento consolidato, sono oltre 10 anni che si svolge, e di sicuro rappresenta una manifestazione non solo di aggregazione dei cittadini ma un appuntamento che richiama un notevole numero di visitatori a Carpanzano.
Ricordiamo che Carpanzano è il comune più antico dei dintorni cosentini, adesso conta solo qualche centinaio di residenti, il centro urbano è caratteristico e offre molti spunti al visitatore ghiotto di storia. Le chiese seicentesche custodiscono tesori degni di essere ammirati.
Tra gli episodi storici viene riordato il passaggio dal paese dell’imperatore Carlo V del Sacro Romano Impero, nel 1535. Di ritorno dal Nord Africa, Carlo V risalendo dai regni di Sicilia e di Napoli, nella sosta a Carpanzano, per suggellare il passaggio e lasciare un segno, diede in dono il suo prezioso mantello che viene conservato ed esposto ai visitatori.
Da vedere la chiesa di San Felice, edificata nel XVII secolo, presenta una facciata barocca in pietra di Altilia con motivi di scuola rinascimentale. Maestosa, ha tre portali con archi sormontati dagli stemmi nobiliari (quello centrale è degli Aragona, i due laterali sono della famiglia Mantovani) delle famiglie che hanno ricostruito i portali. Merita una visita il Santuario Madonna della Grazia, la chiesa è stata costruita prima dell’anno 1350, già in questo periodo ospitava il Convento dei Frati Minori Conventuali. Imponente l’accesso che dispone di una grande e bellissima scalinata.