Carlopoli – Come avviene adesso nell’epoca dei social, la circolazione delle notizie gira come in un frullatore, ed apprendiamo che grazie all’associazione “RADICI” è stata recuperata la vecchia entrata di Carlopoli riportando alla luce “l’arcu e Tacciune”. Nella prima foto sopra, il luogo come si presenta adesso, diffusa con un post da Marcello Bilotti. Da rilevare che, già dalla diffusione della foto, sono stati inviati i complimenti dalle svariate località italiane e da altre parti del mondo non solo da carlopolesi residenti fuori dal proprio centro d’origine ma anche dai cittadini dei paesi del circondario.
In pratica il gruppo che compone l’associazione si è reso operativo e nel corso di un duro lavoro svolto negli scorsi mesi, ha proceduto al recupero ed ha provveduto a rendere fruibile l’antica porta di ingresso al borgo di Carlopoli.
Un’operazione che di sicuro arricchisce il patrimonio storico del centro di Carlopoli ma nello stesso tempo restituisce visibilità ad un luogo simbolo in cui si ritrovano le “radici” dell’intera comunità e che permette di portare alla percezione un pezzo del tempo passato e far riscoprire la ricchezza storico culturale non solo ai giovani cittadini di Carlopoli, che magari non ne conoscevano l’esistenza, ma nel contempo apre alla riflessione e costituisce un esempio da seguire per il possibile percorso di valorizzazione alla scoperta dei tesori e delle testimonianze che rimango celate nei tanti centri storici dei paesi del Reventino.
Nel dare merito all’opera svolta dall’associazione ricreativa culturale “RADICI” – come redazione de ilReventino intendiamo esternare un plauso pubblicando la notizia – per come apprendiamo, sempre attraverso la rete Internet, il presidente Pino Mazzei spiega come è nata l’idea di impegnarsi per il proprio territorio.
<<Con un gruppo di amici abbiamo deciso di fondare l’associazione di promozione culturale “RADICI”, nel logo è raffigurato “l’arcu e Tacciune”, la scelta non è casuale ma abbiamo voluto proporre questa immagine in quanto sta ad indicare il luogo più antico del paese, la Porta dalla quale si accedeva al borgo, nato dopo l’insediamento dei primi abitanti che fondarono Carlopoli, che poi, nel corso degli anni, è andato estendendosi sempre più a monte determinando da prima lo spopolamento e successivamente l’abbandono del centro storico. Pertanto l’obiettivo è proprio voler richiamare “riportare” e/o rinnovare l’amore per le origini, le tradizioni e la cultura di tutti coloro che, vicini o lontani, tengono a cuore le loro origini carlopolesi sentendo ancora forte il legame con gli affetti, le memorie e i luoghi>>.