Operazione di difesa e tutela del terrtorio, portata a termine a seguito dell’attività di controllo, espletata dai militari della stazione dei carabinieri di Platania che fa parte dell’ambito di competenza della Compagnia Carabinieri di Soveria Mannelli, lo rende noto attraverso un comunicato il comandante Francesco Zangla.
Il contrasto ai fenomeni delinquenziali legati ai reati contro il patrimonio continua a rappresentare una priorità per i carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro. Con queste premesse prosegue l’azione dei carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità soprattutto per quanto riguarda la tutela dell’ambiente.
L’obiettivo dei controlli ha riguardato il letto del torrente Piazza. Nel corso delle operazioni di servizio, infatti, due uomini sono stati sorpresi mentre asportavano sabbia e pietre dall’alveo del fiume, materiale che, ai sensi della normativa vigente, costituisce parte integrante del demanio pubblico. I carabineiri della stazione di Platania, durante i turni servizi di controllo del territorio, avevano da qualche giorno notato le tracce del passaggio di mezzi pesanti che portavano direttamente al letto del torrente nel tratto in cui questo transita in località Panetti, territorio del comune di Platania. I militari, appostatisi, hanno notato che una persona, che conduceva un escavatore, era intenta ad asportare dal letto del torrente materiale inerte, danneggiandone e modificandone lo stesso l’alveo. Il medesimo materiale poi veniva trasportato sul lato opposto del ponte e scaricato ove un’ulteriore persona provvedeva a riempire delle briglie di contenimento create ad hoc.
L’operazione illecità veniva immediatamente interrotta ed i due soggetti dichiarati in stato di arresto nella flagranza del reato di furto aggravato in concorso ed il mezzo pesante per il movimento terra posto in sequestro penale. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. A seguito di udienza celebrata davanti al Tribunale di Lamezia Terme, gli arresti sono stati convalidati.