Bianchi – Fervono i preparativi per “La Settimana dell’Educazione” (27 gennaio 6 febbraio 2019). Un fitto programma allieterà la sette giorni promossa dall’Unità Pastorale Bianchi-Colosimi, giunta alla terza edizione.
Un lavoro lungo e laborioso, quello dedicato da don Giuseppe Trotta e a suor Elena e suor Luisa, affinché tutto proceda bene secondo un fitto ed interessante programma di attività culturali e sportive, arricchito da momenti di preghiera.
Una settimana di intenso movimento tra Bianchi e Colosimi, due comunità affiatate, che condividono l’opera religiosa di don Giuseppe e delle suore Adoratrici, sempre presenti e che hanno a cuore la vita sociale delle due comunità, soprattutto dei giovani, ospiti quotidiani dell’oratorio “S. Domenico Savio” centro di accoglienza, ascolto e fucina di idee.
Un evento molto atteso ed apprezzato non solo dai giovani ma anche dai genitori, da tutti che mettere in relazione le comunità educanti, vivere momenti di condivisione e di festa. Tra le numerose attività proposte spicca la tavola rotonda di lunedì 28, ore 18 presso il teatro comunale con Maria Antonietta Sacco vicepresidente di Avviso Pubblico, con il tema “Legalità e dipendenza a braccetto”, a seguire Paolo Mancuso, presidente Fondazione antiusura “don Caro De Cardona” con il tema “Dimmi come giochi e ti dirò chi sei”. E poi gli incontri con gli adulti e per i genitori; proiezione di film e tornei di calcio e pallavolo.
Un oratorio quello che porta il nome di “San Domenico Savio” in fermento in questi giorni di preparazione. Un via vai di giovani ed anche di adulti interessati e pronti a partire per stare insieme e festeggiare e suoi beniamini San Giovanni Bosco e San Francesco Spinelli. “Lo scopo – spiegano in oratorio le suore – è divertirsi in modo sano e costruttivo. Non ci saranno grandi premi, se non la gioia di aver vissuto con Noi e non Contro l’altro!” Un invito quindi a iscriversi e che sia per tutti “una festa a favore della Vita, sempre!”.
Tre gli obiettivi che i promotori si sono fissati di favorire una crescita integrale della persona stimolando ad un percorso di libertà da forme, più o meno manifeste, di dipendenza da sostanze stupefacenti e alcoliche, gioco d’azzardo; Sensibilizzare gli adulti del territorio ad una corresponsabilità educativa verso le nuove generazioni promuovendo, nelle famiglie, relazioni improntate sulla bellezza e potenzialità della persona umana, e infine Tendere insieme al Bello, al Buono, al Vero e al Giusto attraverso una rete di collaborazione fra istituzioni, parrocchia, oratorio e famiglia.