Bianchi – L’amministrazione comunale di Bianchi nel 37° anniversario dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel quale persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della Polizia di Stato Domenico Russo, ha ricordato l’umo simbolo d’Italia.
Due i momenti salienti della solenne cerimonia, celebrazione della Santa Messa e deposizione di corone di alloro nella piazza che porta il nome del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa intitolata nel 2014 dall’allora sindaco Francesco Villella.
Nel corso dell’omelia don Giuseppe ha sottolineato come il generale sia stato un uomo onesto e integerrimo, servitore dello Stato che ha combattuto la criminalità organizzata, e ricordato come la nostra Calabria è in cima alla classifica del fenomeno mafioso-‘ndranghetista che mortifica i giovani e tiene sotto scacco lo sviluppo della regione ed anche dell’Italia.
Due le corone deposte, una dell’amministrazione comunale e l’altra della stazione carabinieri di Bianchi in onore del simbolo dell’Italia migliore.
Al termine del rito religioso il nutrito corteo, a capo carabinieri e polizia municipale ha raggiunto la piazza (prospiciente il palazzo municipale) e sulle note del “Silenzio” è stata deposto l’omaggio floreale dal sindaco Taverna e dal capitano Bologna con la benedizioni di don Giuseppe.
<<Il senso di trovarci qui – ha detto il sindaco Taverna – è di affermare ad alta voce che il generale Dalla Chiesa “vive con noi” e che il suo sacrifico, il senso civico, l’onestà, l’impegno e la fedeltà alla patria non sarà mai dimenticato.
Grazie a questi valori, Dalla Chiesa ha tracciato la strada della speranza, del cambiamento e del dovere nel nostro paese.
Un’occasione quella odierna – ha concluso – per rafforzare, la cultura della legalità soprattutto nei giovani che soni i pilasti del nostro presente>>.
Il capitano Bologna oltre esaltare le qualità umane, investigative del generale ha ricordato il suoi impegno e l’attaccamento al dovere, principi cardini che in ogni cittadino non dovrebbero mancare.
Poi ha sottolineato l’impegno dei carabinieri sul territorio e nella provincia, la cui guardia non deve essere abbassata perché il “cancro della criminalità organizzata è ben presente”.
Infine, invita gli amministratori locali ad una attenta amministrazione per evitare infiltrazioni mafiose.