Inizio di stagione intenso per le attività programmate nell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo di Carlopoli. Due gli avvenimenti che hanno caratterizzato l’ultimo fine settimana.
Una prima iniziativa si è svolta sabato 17 giugno. Tra le antiche mura di pietra del monastero hanno risuonato le note tradizionali degli strumenti degli zampognari per il primo raduno del Sud Italia.
La manifestazione, organizzata dal Progetto Gedeone, ha avuto luogo in collaborazione con l’associazione Animula di Lamezia Terme e col patrocinio del comune di Carlopoli.
Lo spazio antistante l’Abbazia di Corazzo è stato il luogo che ha visto convergere numerosi partecipanti che hanno allietato, con le note dei loro strumenti, l’intera vallata del Corace. Presenti alla manifestazione anche alcuni costruttori di zampogne, lire calabresi, fischietti, che hanno allestito un caratteristico mercatino.
A tutti i suonatori presenti è stato proposto di registrare il proprio strumento nella suggestiva cornice dell’Abbazia, per la realizzazione del primo archivio sonoro della valle del Corace.
La giornata ha visto l’istituzione dell’albo degli zampognari ed è culminata, nel primo pomeriggio, con la Santa Messa concelebrata da padre Fiore Capace, e don Salvatore Gallelli. Alla fine della celebrazione è stata impartita la benedizione ai suonatori e agli strumenti.
Un secondo importante momento, si è svolta domenica 18 giugno, in cui il nostro territorio ha ospitato l’Umbertina Tour, organizzato dall’Unical – Dipartimento Studi Umanistici, diretto dalla prof.ssa Margherita Ganeri, in collaborazione con l’Italian American Studies Association.
Gli illustri ospiti, provenienti da prestigiose Università d’America, e i numerosi studenti dell’Università della Calabria, accompagnati da Raffaele Arcuri e Francesca Arcuri, hanno avuto la possibilità di immergersi nei luoghi descritti da Helen Barolini nel suo romanzo “Umbertina”, opera di rilievo della letteratura italo-americana.
Il programmato tour di una giornata offre un tuffo nel romanzo seguendo il percorso a ritroso del viaggio compiuto dalla protagonista “Umbertina”, divenuto uno dei personaggi più memorabili di questo particolare canone letterario, che unisce l’Italia e l’America. La storia narrata è un itinerario di emigrazione, il viaggio di Umbertina da Castagna (attualmente come frazione è ricompresa nel comune di Carlopoli), ai margini della Sila, fino a Paola, dove si imbarca nel suo viaggio in America, passando per Soveria Mannelli e Cosenza. Fa parte del programma di studio, ed partecipanti sperimentano la storia di emigrazione guardando da vicino, attraverso la letteratura, a vari aspetti della Calabria dal 1880 fino ai giorni nostri. Anche i menu del pranzo e della cena sono ispirati al romanzo, proponendo pietanze del tempo per assaporare anche i gusti del periodo storico narrato nel libro.
In merito alla giornata “rievocativa” ha avuto inizio con la visita al centro storico di Castagna dal quale, intorno al 1880, partì la protagonista del romanzo alla volta degli Stati Uniti. Il nutrito gruppo, accolto dal sindaco di Carlopoli e dall’amministrazione comunale, ha visitato l’Abbazia di Corazzo e si è intrattenuta a pranzo presso la “Bioittica della Sorgente” dove ha avuto la possibilità di gustare il menù nuziale, riproponendo le stesse pietanze, così come descritto nelle pagine del romanzo “Umbertina”.
Il tour è proseguito nel pomeriggio con la visita al lanificio Leo di Soveria Mannelli e con l’arrivo a Paola da dove Umbertina da Castagna, si imbarca per il suo viaggio senza ritorno che la porterà in America. Un percorso tra storia, cultura e sapori, un ponte tra passato e presente, un piccolo contributo alla ricerca sulla diaspora italiana a cui siamo orgogliosi di aver partecipato.
Helen Barolini è una scrittrice statunitense di origine italiana. I suoi antenati partirono da Castagna e quindi dalla Calabria intorno al 1880. Ha studiato presso la Syracuse University, la Columbia University e la University of London.
Nel 1950 sposò Antonio Barolini, scrittore e corrispondente de “La Stampa” dagli Stati Uniti.
La scrittrice di origini calabresi rappresenta senza dubbio una delle personalità più importanti della letteratura italo – americana del novecento. Ha scritto diversi romanzi (Umbertina, Love in the Middle Ages, Crossing the Alps), alcune raccolte di poesie ed ha curato un’antologia dedicata alle scrittrici italo–americane (The Dream Book: an Anthology of Writings by Italian-American Women).
Le foto a corredo dell’articolo riguardanti alcuni momenti di Umbertina Tour sono di Alessandro Tarsia, quelle delle zampogne sono di Raffaele Arcuri.